CIMA TRAPPOLA ...

... da San Giorgio 1494mt a Cima Trappola 1865mt ...


... Cima Trappola 1865mt massima elevazione dei Lessini, è situata ell’estremo Nord-Est del’altipiano Lessineo, diviso a nord dalle Piccole Dolomiti vicentine gruppo del Carega e dalla grande finestra erosiva del Passo Pertica 1522mt. Il versante Nord di C.ma Trappola sprofonda per circa 1000 metri nella Valle di Ronchi trasversale della Val d’Adige, mentre verso Est dalla Valle di Revolto e d’Illasi che la separa dalla catena delle Tre Croci. Strutturalmente la Lessinea e costituita da un grande piastrone a forma di trapezio, inclinato verso sud, e le sue rocce sono di due tipi fondamentali, di sedimentazione marina e a fenomeni vulcanici subaerei e marini. Sono di origine marina, le Dolomie (carbonato di calcio e magnesio) i Calcari (carbonato di calcio) i Calcari Marnosi che contengono anche argilla, sono di origine vulcanica effusiva, i Basalti. Tutto l’altipiano è caratterizzato dalla roccia Rosso ammonitico, costituito prevalentemente da concentrazione di grosse conchiglie marine, di tipo pelagiche cioè in una zona di mare aperto, ma non profondo, in corrispondenza di una ruga elevazione trentino-veronese, nel grande antico bacino marino tropicale della Tetide.


E’ ora di mettersi lo zaino in spalla e partire, sono nel catino di S. Giorgio 1494mt stazione sciistica veronese, la giornata è splendida, è la prima volta che mi trovo da queste parti, consultando la cartina capisco che devo spostarmi verso Est e inconfondibile nella neve si nota una strada silvopastorale che va in quella direzione : si parte. La neve è bella dura, cammino senza difficoltà e dopo 20 minuti arrivo appena sotto M.ga Malera di Sotto 1561mt. Tutto intorno solo un colore : bianco vivo ! Per fortuna ho gli occhiali altrimenti si rischia una congiuntivite acuta. Ora la direzione si sposta verso nord e si entra nel vallone con alla sinistra cima Castel Malera 1772mt, lascio a pochi passi sulla destra M.ga Malera di Mezzo 1520mt e mi dirigo verso M.ga Malera di Sopra 1597mt dove arrivo dopo un ora di cammino, ora calzo le ciaspe bevo un tè caldo, che porto sempre con me in questa stagione, e inizio la salita mantenendomi sulla sinistra dello scivolo di Castel Malera. Dopo circa 30 minuti sono al P.sso di Malera 1722mt e sulla mia sinistra mi salta subito all’occhio la "schifezza" del Rif. S. Giorgio di Castel Gaibana 1806mt e i ripetitori ... ... fa proprio "schifo" !!! Mi mantengo al centro dello zoccolo e salgo alla Bella Lasta 1812mt, anticima di Cima Trappola, davanti a me si alza il sipario, in primo piano le Piccole Dolomiti vicentine, sulla sinistra a perdita d’occhio le Alpi Retiche e sulla destra la catena delle Tre Croci, i Berici e gli Euganei : in questi momenti, che ogni tanto fortunatamente mi regalo, penso sempre ad una cosa soltanto: c’è ancora chi dice che lassù non esiste il Grande Architetto del Mondo !!! Ora percorro in cresta un breve tratto per portarmi sotto cima Trappola, che raggiungo in circa dieci minuti. Sono passate due ore dalla partenza e sono alla quota 1865mt di Cima Trappola. Sotto di me la finestra del P.sso Pertica e valle di Ronchi, alla mia destra la Valle di Revolto con il Plische, mentre proprio d’avanti si staglia il Carega con tutte le sue svariate cime e campanili. Sulla sinistra fra cima Posta e cima Levante l’inconfondibile piramide della Pala di Cherle dove nelle sue vicinanze si trova la lapide con scritto : "PER LA ROCCIA ALLA VITTORIA B.tg MONTE SUELLO Giugno 1917". Mi godo per un attimo questi momenti stupendi e incomincio la discesa mantenendomi sulla sinistra lato Valle di Revolto, ogni tanto mi fermo a scattare qualche fotografia per portare con me queste immagini, che anche in questo momento mentre sto scrivendo rivedo semplicemente chiudendo gli occhi un attimo. Arrivo a M.ga Malera di Sotto e mi fermo per mangiare : trovo un pezzo di asse per sedermi sulla neve senza bagnarmi, tolgo il termometro dallo zaino per misurare la temperatura e poco dopo la lancetta segna +35°C : ecco perché ho caldo ! Posiziono il termometro all’ombra dove si sente un po’ d’aria e la lancetta si abbassa a +14°C : un bello sbalzo non c’è che dire. Si riparte e in breve giungo alla mia “cavreta” Panda 4x4. Anche oggi un altro giorno da incorniciare.


Silvano Bertoletti